I dati riportati ISTAT 2013 indicano che è diabetico il 5,4% degli italiani (5,3% delle donne e 5,6 % degli uomini), pari a oltre 3 milioni di persone. La celiachia colpisce 1 italiano su 100, l'Università di Boston ha rilevato in Europa un aumento di 5 volte negli ultimi 5 anni dell'incidenza della celiachia tra la popolazione, soprattutto nei bambini. Sempre l'ISTAT nel 2013 ci informa che le cause di morte più frequenti in Italia sono le malattie ischemiche del cuore (75.098 casi), le malattie cerebrovascolari (61.255) e altre malattie del cuore (48.384). Il 70% della popolazione italiana soffre di bruciori di stomaco. La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) è il più frequente disordine endocrino e la principale causa di sterilità anovulatoria nella popolazione femminile, la cui incidenza è stimata del 7-15% della popolazione femminile in età fertile. Il 7,7% dei decessi nell'Unione Europea vengono attribuiti al peso in eccesso.

Le persone che soffrono di queste patologie organiche necessitano "più di altri” di seguire uno stile alimentare equilibrato o dedicato, per evitare di incorrere in complicanze e/o comorbidità. In alcuni casi, la patologia organica è invece accompagnata da una sostanziale alterazione/disregolazione del comportamento alimentare. Quale che sia il caso, la persona è costretta a "cambiare rotta” nei propri stili alimentari e di vita, a misurarsi con dimensioni intrapsichiche e relazionali.

Di fatto,la funzione psicologica, e lo psicologo, divengono strategici nel sostenere e favorire l'aderenza della persona ai cambiamenti di stile alimentare e/o alla regolazione dei comportamenti alimentari.